
N. 83 Dicembre 2024 | Eppure, dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva…
L’elezione di Trump, con le ripercussioni che provocherà a livello internazionale, arriva in un momento di grande vulnerabilità dell’Unione europea, stretta tra minacce alla sicurezza, la dipendenza da Paesi terzi nei settori strategici, il ritardo tecnologico, la crisi economica, politica e sociale che indebolisce la democrazia e i due Paesi chiave, Germania e Francia, paralizzati da crisi interne. Davanti a questo scenario, l’Unione Europea può salvarsi solo affrontando le questioni di fondo che paralizzano il processo di integrazione da decenni e risolvendo le cause del suo declino strutturale.

N. 82 Ottobre 2024 | Il piano Draghi per l’Europa: per essere competitivi bisogna riformare l’Unione
Il Rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea analizza con dati inconfutabili il declino dell’Europa, e identifica nella frammentazione interna la ragione primaria dell’incapacità dell’UE di portare avanti l’interesse comune europeo e di mobilitare risorse sufficienti per l’innovazione e lo sviluppo economico. La soluzione indicata da Draghi è quella di dotare l’Europa degli strumenti politico-istituzionali per poter agire unita tutte le volte che serve, su tanti piani politici interdipendenti. Per questo è indispensabile introdurre nell’Unione le necessarie trasformazioni istituzionali riformando i Trattati.

N. 81 Luglio 2024 | Dopo l’elezione del Parlamento, la riforma dei Trattati UE si impone nell’agenda della nuova Commissione europea
L’elezione alla presidenza della Commissione di Ursula Von Der Leyen con il voto delle forze pro-europee lancia un importante segnale di stabilità, rafforzato anche dal ridimensionamento in Francia, dopo le legislative, del Rassemblement national. Nel suo discorso programmatico, la presidente ha anche annunciato l’impegno della prossima Commissione a favore di una riforma dei Trattati. La finestra di opportunità per riformare l’Unione resta dunque aperta, per quanto complessa. Intanto, la storia continua a bussare alle porte dell’Europa perché diventi finalmente adulta ed assuma le proprie responsabilità.

N. 80 Giugno 2024 | Elezioni europee 2024: lo scontro tra federalisti europei e nazionalisti è appena cominciato
All’indomani del terremoto politico provocato dagli esiti delle elezioni europee, è sempre più evidente come la costruzione di una sovranità democratica europea sia l’unico modo per fermare il progetto di arretramento democratico e civile portato avanti dalle forze nazionaliste e antieuropee.
Nell’avvio della nuova legislatura, è pertanto indispensabile che le forze pro-europee subordinino il sostegno alla nuova Commissione, oltre che al supporto all’Ucraina nella resistenza all’aggressione russa, innanzitutto all’impegno di affiancare il Parlamento europeo nella richiesta di riformare i Trattati e di battersi per la convocazione della Convenzione.

N. 79 Maggio 2024 | La posta in gioco nelle elezioni europee del 6-9 giugno
In vista delle elezioni europee di giugno l’Unione dei Federalisti Europei (UEF), insieme alla Association Jean Monnet, al Gruppo Spinelli, ai Young European Federalists (JEF-Europe) e a Guy Verhofstadt – parlamentare europeo, già primo Ministro del Belgio, che ha guidato i lavori per la stesura del Rapporto del Parlamento europeo con le proposte per la riforma dei Trattati che fanno seguito alle conclusioni della CoFoE (la Conferenza sul Futuro dell’Europa) -, hanno lanciato un Manifesto/Appello rivolto ai cittadini e alle forze politiche in vista del voto e della nuova legislatura e per avviare la rinascita del Comitato d’Azione per gli Stati Uniti d’Europa di Jean Monnet.
Questa Lettera Europea è dedicata alla diffusione di questo Appello/Manifesto. È possibile aderire al link https://bit.ly/441GybH

N. 78 Aprile 2024 | Per creare una vera difesa europea serve una profonda riforma dei Trattati
La minaccia alla sicurezza europea rappresentata dall’imperialismo russo sta costringendo gli Europei a porsi la questione della necessità di dotarsi di una difesa comune, per diventare capace di proteggersi da soli.
La Lettera europea vuole contribuire a questo dibattito spiegando che una vera difesa europea non è credibile se non si prevedono quei trasferimenti di sovranità a livello europeo per dotare l’Unione di una sua vera autonomia di governo, non solo liberandosi dai veti e dai ricatti degli Stati membri, ma anche creando le condizioni per poter esprimere un genuino interesse europeo, comune in quanto generale.

N. 77 Febbraio 2024 | Solo un’Europa sovrana può proteggere i suoi cittadini e i suoi Stati membri nella nuova fase di instabilità e competizione globale
Lo scorso 22 novembre il Parlamento europeo ha aperto la procedura di revisione dei Trattati UE. Spetta ora al Consiglio europeo convocare una Convenzione che discuta nel dettaglio il progetto di riforma dell’Unione europea.
Proprio in questa ottica – in vista del Consiglio europeo di marzo – la Lettera europea sottolinea l’urgenza di una profonda e coerente riforma dei Trattati e porta alla conoscenza un Memorandum (LINK) che spiega le ragioni per cui solo l’avvio di una Convenzione rappresenta l’unica strada percorribile per la riforma dei Trattati mentre né le procedure di revisione semplificata né gli adeguamenti in vista dell’allargamento possano soddisfare riforme efficaci dei Trattati.

N. 76 Dicembre 2023 | Il Parlamento europeo apre la procedura di riforma dei trattati: il significato del voto e le priorita’ per l’Europa
Lo scorso 22 novembre il Parlamento europeo ha approvato il Rapporto sulle proposte di modifica dei Trattati redatta dai membri del Gruppo Spinelli Guy Verhofstadt, Sven Simon, Gabriele Bischoff, Daniel Freund e Helmut Scholz. Il testo ha ricevuto 291 voti favorevoli, 274 contrari e 44 astensioni
É stata così attivata formalmente la procedura di revisione ex art. 48 TUE. Già nei prossimi giorni il Consiglio invierà al Consiglio europeo la richiesta di modifica con allegato il progetto dettagliato di emendamenti ai Trattati. Il Consiglio europeo dovrà dunque decidere a maggioranza semplice (14 governi su 27) se convocare una Convenzione che inizi a negoziare la riforma dell’Unione con i rappresentanti dei governi, dei parlamenti nazionali, della Commissione e del Parlamento europeo.
L’approvazione del rapporto crea un’importantissima opportunità per la battaglia federalista nonostante alcuni rilevanti modifiche che il testo ha ricevuto durante la fase di approvazione in plenaria.

N. 75 Febbraio 2022 | La posta in gioco dietro lo scontro tra Corte di Giustizia e Polonia
Lettera Europea dedica questo numero al braccio di ferro tra la Polonia e le istituzioni dell’UE sulla questione del rispetto dello stato di diritto.

Quaderni per la Conferenza sul futuro dell’Europa
Il 9 maggio 2021 è stata avviata la Conferenza sul futuro dell’Europa. Nei saggi che qui pubblichiamo vengono approfonditi i temi delle proposte che i federalisti europei pubblicano sulla Piattaforma digitale della Conferenza e che devono essere affrontati per realizzare un’efficace riforma in senso federale delle istituzioni dell’Unione Europea in questo momento storico.

La riforma dell’Unione Europea
Di Paolo Ponzano La riforma del sistema di voto nel Consiglio e nel Consiglio europeo La necessità di superare il potere di veto da parte di singoli Stati membri estendendo il voto a maggioranza a tutti i settori di competenza dell’Unione europea è sicuramente una questione centrale nel dibattito sul futuro del processo di integrazione europea. Secondo alcuni, tuttavia, l’abbandono dell’unanimità nei settori nei quali essa è tuttora applicata e la sua sostituzione con decisioni a maggioranza qualificata rappresenterebbero di per sé una riforma in grado di trasformare l’Unione europea in una Federazione, consentendole di emanciparsi dal controllo che gli Stati membri tuttora esercitano sul suo funzionamento. In questa nota si vuole invece spiegare perché la sola riforma del sistema di voto all’interno degli organi che rappresentano direttamente gli Stati non è sufficiente alla creazione di una Unione federale, e analizzare a quali passi deve accompagnarsi.

Cosa significa creare una capacità fiscale europea e perché è così importante per il processo di integrazione?
Di Luca Lionello e Giulia Rossolillo In seguito alla crisi sistemica che in questi ultimi anni ha vissuto l’Unione europea è iniziato un vasto dibattito tra cittadini, accademici, politici nazionali ed europei sul futuro del processo di integrazione. Coloro che credono ancora nel progetto dell’Europa unita hanno ribadito l’esigenza di rifondare l’Unione attraverso una serie di riforme istituzionali e il lancio di nuove politiche comuni al fine di soddisfare le aspettative e le aspirazioni dei cittadini europei. Tra le proposte di riforma avanzate finora, è necessario soffermarsi sul progetto di capacità fiscale data l’importanza strategica che esso può avere per il rilancio del processo di integrazione.Scopo del presente contributo è quello di spiegare:– cosa si intende per capacità fiscale;– perché è così importante;– la differenza rispetto ad altri progetti con i quali la capacità fiscale tende ad essere confusa;– come potrebbe essere realizzata la capacità fiscale nel quadro di una riforma complessiva dell’Unione.

Il finanziamento dell’Unione europea
Di Giulia Rossolillo Proposte per una riforma dei Trattati per istituire una competenza fiscale dell’Unione europea La mancanza di un potere fiscale a livello europeo è una delle ragioni fondamentali della subordinazione del funzionamento dell’Unione Europea alla volonta politica degli Stati membri e della preponderanza del metodo intergovernativo nel quadro comunitario. Pertanto, per poter attuare politiche interne ed estere efficaci, che permettano agli Europei di proteggere i propri valori e i propri interessi nel mondo, è ormai essenziale affrontare la questione di istituire una competenza fiscale dell’Unione europea e discutere della relativa riforma dei Trattati.

Abolire il diritto di veto
Di Giulia Rossolillo La riforma del sistema di voto nel Consiglio e nel Consiglio europeo La necessità di superare il potere di veto da parte di singoli Stati membri estendendo il voto a maggioranza a tutti i settori di competenza dell’Unione europea è sicuramente una questione centrale nel dibattito sul futuro del processo di integrazione europea. Secondo alcuni, tuttavia, l’abbandono dell’unanimità nei settori nei quali essa è tuttora applicata e la sua sostituzione con decisioni a maggioranza qualificata rappresenterebbero di per sé una riforma in grado di trasformare l’Unione europea in una Federazione, consentendole di emanciparsi dal controllo che gli Stati membri tuttora esercitano sul suo funzionamento. In questa nota si vuole invece spiegare perché la sola riforma del sistema di voto all’interno degli organi che rappresentano direttamente gli Stati non è sufficiente alla creazione di una Unione federale, e analizzare a quali passi deve accompagnarsi.

N. 74 Giugno 2021 | L’urgenza di modificare i Trattati, superando il problema dell’unanimità. Questioni politiche e giuridiche
La Conferenza sul futuro dell’Europa rappresenta un’occasione unica per dare all’Unione gli strumenti necessari per prendersi cura degli interessi dei propri cittadini e vincere molte delle sfide globali che i suoi Stati membri non sono più in grado di affrontare.

N. 73 Maggio 2021 | La nostra Europa federale, sovrana e democratica
Pubblichiamo l’Appello che l’UEF e il Gruppo Spinelli al Parlamento europeo hanno lanciano per chiamare a raccolta le forze che intendono battersi per costruire un’Europa sovrana e democratica.
Primi firmatari dell’Appello gli esponenti del Gruppo Spinelli al Parlamento europeo delle principali famiglie politiche.
N. 72 Marzo 2019 | Il messaggio di Emmanuel Macron agli europei in vista delle elezioni europee
Fin dall’inizio Macron ha incentrato la sua azione sul tentativo di avviare in Europa un processo di riforma profonda, in grado di creare a livello europeo un potere politico che, solo, può rispondere alle sfide e ai problemi che stiamo vivendo.
N. 71 Ottobre 2018 | Un progetto di trattato per l’istituzione di un bilancio ad hoc per l’eurozona
Per superare l’impasse che blocca gli ingranaggi comunitari ridiventa centrale un’assunzione di responsabilità da parte di un’avanguardia di paesi. E’ in questa ottica che vogliamo proporre, in vista del Consiglio europeo di dicembre, un progetto di possibile Trattato per avviare le riforme dell’Unione.
N. 70 Luglio 2017 | La straordinaria opportunità di costruire l’Europa federale
Le recenti dichiarazioni di Macron confermano la volontà di dotare l’Europa di “pezzi di sovranità” collettiva nei settori che a livello nazionale non sono più governabili e aprono un’opportunità straordinaria per una rinnovata intesa con la Germania, che è la condizione necessaria per riavviare la riforma dell’UE.
N. 69 Marzo 2017 | La Marcia per l’Europa e la svolta di cui l’Europa ha bisogno
Lo straordinario successo della Marcia per l’Europa, la manifestazione pro-europea che l’MFE ha organizzato insieme all’UEF, deve diventare una giornata di svolta per chiunque abbia a cuore il successo del progetto di unificazione dell’Europa.